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giovedì 11 marzo 2010

Ha vinto il buon senso!

Ebbene il Tribunale Amministrativo Regionale ha emesso sentenza sul Ricorso presentato dalla Fattoria di Selvapiana, dall’ Associazione Valdisieve e da Italia Nostra, contro la costruzione del nuovo Inceneritore,
contrabbandato come un ampliamento del vecchio e pericoloso impianto, ormai catorcio, dei “Cipressi” in Selvapiana.

Il buon senso e la corretta applicazione della Legge hanno soffocato le protervie politiche, gli interessi privati e le magie interpretative di chi a tutti i costi voleva imporre la costruzione del mostruoso forno di Selvapiana.

Il cappello del prestigiatore è stato sollevato e i cittadini dalla platea hanno incominciato a fischiare e lanciare pomodori.

Intanto il ferrovecchio esistente, che nell’ultima scena doveva essere ricoperto di edera pacificatoria per placare la coscienza dei falsi ambientalisti, è scosso dagli ultimi sussulti di fumo inquinante. A nulla è servito l’accanimento terapeutico legittimato a suon di Atti come medicine salvavita. Anche il miglior politico o tecnico cerusico ha rinunciato alla speranza di un miracolo.

A giugno di quest’anno dovrà chiudere definitivamente e la Valdisieve, con i suoi prati, le sue foreste boschive e la sua operosità agricola, si sveglierà con un’aria nuova. Un luogo incantevole guarito da una delle sue ferite più purulente.

Questa sentenza terapeutica si estenderà anche alle metastasi che si sono formate intorno al vecchio comatoso inceneritore.

Travolgerà la coscienza di quei soggetti locali e sovracomunali che hanno speso anni e fondato la loro sopravvivenza politica sulla bontà del simulacro dell’incenerimento.

Credo che i romantici del fantasma del centralismo democratico, i raccomandati, i carrieristi della politica che nella scena non hanno nessuna importanza, siano smarriti, senza indicazioni, rinchiusi come i paguri dentro il proprio guscio.

Peccato che non riescano a percepire che dall’aria pulita esca un messaggio nuovo, una richiesta di impegno nel prendere consapevolezza dei nostri rifiuti, di non rimuoverli come qualcosa di sporco che bruciando acquieta la coscienza.

Peccato che non riescano a capire che solo diminuendoli, dividendoli e riutilizzandoli potremo impedire che prevalga il principio dell’autodistruzione.

rosini

--> Documentazione sul Ricorso al TAR, sintesi e sentenza, a lato nella sezione "Documenti"

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