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lunedì 15 novembre 2010

IL MISTERO DELLE TAVOLE SUPERATE




    Il Piano Attuativo del Luglio 2005 presentato dalla proprietà per il recupero di una delle tre zone dell’Area ferroviaria: L’Area Centauro, è contenuto in un faldone di cartone rosso, consunto. Sul frontespizio, scritto frettolosamente a mano con un pennarello nero, si legge: “TAVOLE SUPERATE”.
    Potremmo immaginare di mettere questo ingombrante contenitore sbilenco in una antica cantina e gli ingredienti per un romanzo dallo stile molto in voga, sarebbero pronti. Il titolo potrebbe essere :
IL MISTERO DELLE TAVOLE SUPERATE”.

     Purtroppo non si tratta di un romanzo ma di una cruda realtà, poiché aprendo il contenitore, archiviato nell’Ufficio Tecnico e sfogliando le tavole di progetto allegato, notiamo il disegno di alcuni edifici che trasformeranno l’Area Centauro in 20.000 metri cubi di media distribuzione e gli altri 20.000 mc, dei quarantamila previsti saranno, crisi e successivi cambi di destinazione d’uso permettendo, assegnati per il manifatturiero.
    Ciò che all’ignaro osservatore però salta subito all’occhio e lo riporta in una atmosfera di grande mistero è la presenza, nei progetti proposti, della CIMINIERA.
    Come potrete notare dai profili delle "TAVOLE SUPERATE" (nella slideshow sopra), l’elemento storico, oggetto per tanti cittadini di profonda delusione per il suo abbattimento e per me di furibonde polemiche, esiste! E’ riportato!!!  
   Addirittura nel disegno risulterebbe una sua ristrutturazione.
   Questo patrimonio di identità e’ lì, con i suoi trentacinque metri di altezza, che si erge orgoglioso ed elegante, con la sua scalinata a chiocciola, sovrastando l’edificio a cui è accomunato armonicamente.
    Una riflessione immediata da gente non informata e poco pratica della prestidigitazione urbanistica: “Allora è tutto regolare! Anche chi doveva trasformare l’area aveva a cuore questo elemento importante per la storia del nostro comune…”.

    Purtroppo non è così.

        Evidentemente dal Piano Attuativo presentato inizialmente, sembra nel rispetto dei vincoli descritti nel Piano Guida per l’Area Centauro (nell' Accordo di Programma e di Pianificazione del 16 ottobre del 2003 e relativo DPGR n. 17 del 3 febbraio 2004), qualche nuovo elemento, qualche nuovo rapporto fra proprietà e Ufficio Tecnico deve essere avvenuto.
    Infatti la vecchia ciminiera, ultimo baluardo di difesa contro la trasformazione del nostro comune in una estrema periferia, in ossequio alla mai realizzata città metropolitana, è stata distrutta.
    L’impressione è quella che si voglia cancellare anche la parte fotografica della memoria di chi l’ha sempre guardata passando, perché ormai è più di un anno che non esiste più.
    La logica di questo cinismo politico impone che la pozione amara e non voluta dai cittadini deve essere somministrata a piccoli sorsi, questo potrebbe spiegare la tempestiva cancellazione dal territorio della ciminiera e la ragione per cui non sono ancora cominciati i lavori di costruzione dei nuovi edifici.
    Una cosa bella che esiste la guardi ogni volta che ci passi vicino, poi la cosa bella smette di esistere e tu la ricordi ogni volta che passi dove prima esisteva. Poi, inesorabilmente, con il tempo la nostra memoria abbandona il ricordo e i sentimenti che suscitava.

    Questo meccanismo è così caro ai politicanti!

    Il grigio armadio di ferro che contiene il faldone delle “tavole superate” non può certo rispondere alle tante domande che questo mistero suscita.
     Speriamo in qualcuno, magari un Organo di Garanzia e Controllo, che stabilisca se ci sono delle responsabilità e fughi tutti i nostri dubbi.

Paolo

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